lunedì 16 gennaio 2012

AMARE IL TERRITORIO

“Tra il dire e il fare come si dice c’è di mezzo il mare” e come sempre succede anche qualcos’altro. Perché un conto è ergersi a paladini del territorio nei comizi e a chiare lettere sui manifesti elettorali, un altro è farlo davvero. Perché di tanti leghisti che si sono sciacquati la bocca con slogan ne abbiamo visti tanti ma basta farsi un giretto per il paese che si intuisce che i “buoni “ propositi sono rimasti appesi ai cartelloni fuori dalle sede del partito. Non ci vogliono sicuramente studiosi per capire quello che sta succedendo: la ridente campagna ha lasciato spazio a distese e distese di metri cubi di cemento.  Così nemmeno il tempo dello sbornia elettorale ci siamo ritrovati circondati da due centri commerciali con buona creanza di chi sosteneva la difesa del piccolo artigiano  e della bottega lombarda. Ci è toccato, ma questo lo sapevano,  sacrificare il nostro  “ventre” facendoci trafiggere da Brebemi e in futuro dall’alta velocità, ma in quel caso non avevamo scelta. Violentati e arrabbiati, non tutti ci sembra di capire, abbiamo pensato ingenuamente che forse avevamo già dato , che da oggi l’imperativo categorico era di limitare i danni, di limitare gli scempi, insomma di mettere freno al protagonista indiscusso della politica locale, il calcestruzzo. Un amministrazione che ritiene di amare davvero il proprio territorio, avrebbe cercato di limitare i danni, detto fra i denti, impedendo di creare nuove aree dove costruire. Invece il copione è stato tutt’altro, nel sonno collettivo della ragione, all'interno del nuovo PGT sono aumentati nuovamente i metri quadrati di aree edificabili. Una scelta politica, e per capirlo non ci vuole un genio: favorire gli interessi di pochi a scapito del benessere comune, l’interesse elettorale e gli introiti, tutto condito come da consuetudine dalla tipica frase “il comune deve sopravvivere” o “porterà un grande sviluppo economico per il paese”, sviluppo che stiamo ancora attendendo, ma siamo fiduciosi. In sostanza di sviluppo sostenibile nemmeno l’ombra, di creare aree verdi nemmeno a parlarne, della riqualificazione delle area già presenti e dismesse, se ne parlerà un’altra volta. In conclusione mentre uno studio di “Cogeme Onlus” nell’ambito del progetto "Pianura Sostenibile" ci allarma dell’insostenibilità di questo modello di vita che porta con sé altissimi costi, rischi ambientali ed inquinamento, qui si percorre a testa bassa tutt'altra strada. Sconsolati ci rimane la speranza che i nostri amministratori sappiano di cosa stiamo parlando ma sulla faccenda abbiamo grossissimi dubbi.

sabato 14 gennaio 2012

Giornalino "Castrezzato in Comune" n. 5 gennaio 2012

Ero in bagno, si sa che in bagno gli italiani amano leggere qualunque cosa, e mi capita di dare uno sguardo all'ultimo giornalino inviatomi dal Comune di Castrezzato. Già alla prima pagina sento il bisogno fisico di dire la mia.
Riporto una parte della relazione del vicesindaco Ferretti:
Mi chiedo perchè il rigore che l'Europa pretende dai suoi Membri non possa essere preteso in egual misura, all'interno dello Stato Italiano, dal Governo nei confronti di quelle Regioni che hanno sperperato denaro pubblico e si presentano con bilanci fallimentari. Ma l'Italia non è un Paese normale. Anzi non è un Paese, come lo si intende in modo errato tutti i giorni.
Non è mia intenzione essere retorico ma ho la sensazione che si tenda a dimenticare già oggi ciò che è successo solo ieri: se parliamo degli obblighi del governo sul problema delle Regioni meno virtuose che hanno sperperato denaro pubblico, non possiamo non svelare un grande segreto a Ferretti, cioè che  al governo, dal 2001 al 2011, la lega ci è stata per ben 8 anni e mezzo ed immagino che abbia più volte affrontato, con l'ex alleato B., il problema Regioni. Perchè Ferretti oggi sostiene che il Governo Monti debba risolvere tale situazione? Solo perchè ormai la lega si chiama fuori dal Governo ovvero come amano dire i loro vertici, sono all'opposizione? E' questa la responsabilità leghista? Chiedere a gran voce a qualcun altro, ciò che non sono stati in grado di fare loro? Oppure sono andati all'opposizione per ritrovare la vecchia verginità? Anche se alla prima occasione buona ci dimostrano la loro vera faccia, salvando di nuovo Cosentino. Diteci una volta per tutte, volete veramente combattere quel sistema delle Regioni che hanno sperperato denaro pubblico e che sono in odore di mafia o questo comportamento è solo una facciata per la vostra base politica? Volevo essere breve e quindi mi fermo qui ma di queste domande ne avrei molte altre.
Un ultima cosa: ho visionato il nuovo PGT e balza subito agli occhi quella nuova area su terreno agricolo a nord del paese di 200.000 (diconsi duecentomila) metri quadrati destinata ad attività produttive; di un parco, che manca tanto a Castrezzato, nemmeno l'ombra. La considerazione, fatta con qualche amic,o è che pare proprio un vecchio PRG degli anni 80, espansione e cemento e nient'altro.
14 gen. 2012 Marco